Ne parlava già in tempi antichi la mitologia greca, che ha fatto conoscere il carciofo con la leggenda di Cynara, bellissima fanciulla che respinse Giove e per questo venne trasformata nella “pianta che punge”. Ma a renderlo famoso in tutto il mondo (Melissa Clark del New York Times ne ha scritto un vero e proprio elogio nella rubrica dedicata alla cucina) ci hanno pensato le ricette della tradizione culinaria di tutto il mondo, e in special modo quella italiana – di cui ricordiamo con facilità preparazioni come il mitico carciofo alla Giudia.
E in effetti il carciofo è conosciuto come ortaggio indispensabile in cucina, fin dall’antichità: si dice che Tolomeo lo distribuisse ai soldati per infondere in loro forza e coraggio e che Caterina De’ Medici lo richiedesse ad ogni pasto – a quanto pare ne era ghiotta, così come sembra esserlo stato Enrico VIII.
Originaria dell’Africa del nord, fin dai tempi più antichi la pianta di carciofo è stata apprezzata per il suo potere diuretico e afrodisiaco, ed utilizzata tanto in cucina quanto per la cura dell’organismo, potendo vantare proprietà curative, disintossicanti e depurative (specialmente per il fegato). È un alleato prezioso per il nostro benessere perché poco calorico e ricco di ferro, potassio e sostanze che svolgono una potente azione antiossidante. Certo, molto spesso l’idea di doverli pulire non è delle più esaltanti, e di solito è motivo per cui non si cucinano così tanto volentieri. Ma non è un’impresa impossibile: con un poco di impegno (e qualche tutorial) possiamo facilmente renderci conto che, alla fine, non è così complicato.
Appurato che la sfida di cucinarli è alla nostra portata, non resta che provare qualche ricetta per convincersi ancora una volta di quanto i carciofi siano i migliori ortaggi invernali – ci spiace per gli altri, ma è così. E tra le tante, quella che preferiamo la racconta la mitica Sora Lella, in un’indimenticabile spiegazione della ricetta del carciofo alla Giudia.