Grassi o magri, in forma o “sformati”, in salute o trascurati: i nostri corpi portano con sé i segni della nostra storia, degli accadimenti della vita, delle nostre scelte e, che ci piaccia o no, con loro dovremo trascorrere tutta la nostra esistenza. È necessario amarli ad ogni loro trasformazione ed è per questo che ormai da anni si sente parlare di body positivity.
L’hashtag è diventato virale sui social circa una decina di anni fa per combattere gli stereotipi sul corpo femminile e celebrare un concetto tanto semplice quanto affatto scontato: dobbiamo amare il nostro corpo in qualunque modo si presenti, in qualunque “stadio” della sua naturale evoluzione si trovi. Anziché vedere difetti, dovremmo guardare alle caratteristiche del nostro corpo come punti di forza, anche se li vogliamo cambiare. Questo concetto ha spesso generato fraintendimenti, venendo confuso con la giustificazione che ci porta ad accettare anche condizioni malsane in cui possiamo trovarci, ma il punto è proprio quello: qualsiasi cambiamento vogliamo apportare al nostro corpo per la nostra salute e il nostro benessere, dovremmo pensarlo come un atto d’amore, un modo per renderlo migliore con tutte le good vibes che abbiamo a disposizione. Qualunque fase stia attraversando, qualunque problema possa avere, il nostro corpo merita amore. Non raggiungeremo mai nessun obiettivo se partiamo dal presupposto che siamo sbagliati o che non potremmo mai essere felici se non cambiamo quel qualcosa che non va. Ogni cambiamento che è necessario apportare, può essere attuato innanzitutto pensando con amore anche a quelle parti di noi che non vanno.
Se poi i cambiamenti che vogliamo apportare al nostro corpo sono per motivi prettamente estetici, dobbiamo ricordarci che per un lungo, lunghissimo tempo, siamo stati bombardati – e le donne specialmente – di immagini che ci proponevano come “bello” e “sano” un solo tipo di corpo. Un canone che mortificava ingiustamente la meravigliosa complessità che compone la bellezza di ciascuno di noi: perché sentirsi inadeguati quando possiamo riscoprire la straordinaria bellezza della nostra unicità?
Per fortuna, oggi questo concetto si è imposto su larga scala e noi di Goovi abbiamo fatto nostra la filosofia per cui il prendersi cura di sé parte dal presupposto che tutto ciò che che può accadere al nostro corpo merita cura e rispetto, e che non bisogna aver paura dei suoi cambiamenti, ma anzi, bisogna coccolarlo innanzitutto con quelle vibrazioni positive che sono per noi l’approccio migliore per affrontare qualsiasi sfida. L’obiettivo è quello di essere fieri del proprio corpo nel presente, qualunque sfida stia combattendo, in qualsiasi stadio si trovi. Questo è quello che insegna la body positivity e quello in cui crediamo fermamente.