L’orgasmo femminile è un bel mistero. Ogni donna, nel suo percorso di conoscenza di sé da sola o con il partner, ha dovuto affrontare anche questo tema su cui, nel tempo, si sono sprecate teorie e falsi miti. E ancora una grande percentuale di donne spesso non lo raggiunge. Conoscere il proprio corpo – e ciò che gli dà piacere – è un cammino intimo e personale, diverso per ciascuna di noi. Ma tra leggende metropolitani e stereotipi, alcuni studi hanno provato a individuare quali possano essere i punti del piacere femminile.
- I punti dell’orgasmo. Solitamente le donne possono trovare l’orgasmo dalla stimolazione del clitoride o attraverso la penetrazione – e dunque la stimolazione delle parti interne della vagina. Ma esiste anche l’orgasmo dovuto al sesso anale e ottenuto grazie alla sollecitazione delle terminazioni nervose presenti sulle pareti del retto. E altri (che si affrontano nei punti successivi).
- Non solo punto G: sulla sua esistenza nel corpo delle donne ancora si dibatte, ma è stato individuato nella parte anteriore interna della vagina.
- Il Cuv – sapete cos’è? Secondo la più recente letteratura scientifica, l’orgasmo femminile potrebbe risiedere nella cosiddetta zona clitoro-uretro-vaginale, abbreviata con la sigla Cuv. Non un solo punto dunque, ma tutta una zona d’interesse.
- E le zone erogene? Molto spesso, l’ansia di raggiungere l’orgasmo fa perdere di vista il resto del corpo. Le cosiddette zone erogene sono parti del nostro corpo particolarmente sensibili alla stimolazione erotica. A livello teorico, tutto il corpo può essere una zona erogene e dunque sta a noi scoprire cosa e dove ci piacere ridere stimolazioni.
- Memento: il piacere non deriva solo dal raggiungimento dell’orgasmo, ma in ogni momento del rapporto. Non dimentichiamolo.