La Giornata internazionale della donna – conosciuta da noi più comunemente come “festa della donna” – è una ricorrenza che non solo celebra le donne l’8 marzo, ma ricorda soprattutto le loro conquiste sociali e le violenze di cui sono state (e sono tutt’ora) oggetto in ogni parte del mondo. Ma perché si è scelto proprio l’8 marzo e da quanto esiste questa giornata?
L’idea viene presa all’inizio del secolo scorso, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenaghen il 27 agosto 1910, quando si decide di seguire un’iniziativa americana di istituire una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. La giornata delle donne era un momento di riflessione sulla condizione femminile e su ciò che c’era da fare per migliorarla e l’idea, dagli Stati Uniti, presto si diffonde in altri Paesi del mondo. La ricorrenza in ogni Stato avviene in giorni diversi, ma l’8 marzo cominciare assumere un significato simbolico per più Paesi. Ad esempio, in quella data nel 1917, a San Pietroburgo, le donne manifestano per chiedere la fine della guerra e a Mosca nel 1921, nello stesso giorno, viene stabilita la Giornata internazionale dell’operaia. E in Italia?
La prima festa della donna in Italia si svolge il 12 marzo del 1922, e solo nel 1944 viene istituita ufficialmente l’8 marzo. Due anni dopo, si decide di introdurre come simbolo della giornata un fiore, che sia ad disposizione di tutti, di stagione e poco costoso: la mimosa. Da allora, questa pianta gialla che colora le campagne nelle prime giornate di marzo ci ricorda le conquiste delle donne per i loro diritti e la loro indipendenza; ci ricorda come la celebrazione delle donne passa attraverso il ricordo delle discriminazioni che hanno subito e di ciò che c’è ancora da fare per poter finalmente godere di una parità di genere, che si spera non sia troppo lontana.