Se c’è un panorama che riempie gli occhi di stupore e incanto, questo è decisamente un campo di lavanda. I suoi colori viola e verde, così come le forme tondeggianti della pianta richiamano un’atmosfera di pace e armonia. Ma la strepitose qualità della lavanda, tipica pianta aromatica del Mediterraneo, non finiscono di certo qui. Chi non ha un ricordo d’infanzia, legato a qualche armadio della nonna profumato alla lavanda? Inutile dire che tra le mille proprietà della lavanda, c’è anche quella di utile rimedio contro le tarme.
Dunque, partendo dalle basi, possiamo dire che la lavanda appartiene alla stessa famiglia della menta (si!), le lamiaceae, e che deve il suo nome al verbo latino “lavare“. I romani infatti, la utilizzavano per profumare l’acqua dei bagni termali, la biancheria e con il suo decotto veniva utilizzata per la bellezza di pelle e capelli. Nel Medioevo veniva utilizzata per lavare e disinfettare i pavimenti e, secondo una leggenda provenzale, i pellami trattati con l’olio di lavanda sono stati in grado di proteggere le persone dalla peste. Mica male, no? Sempre nel medioevo si produceva un farmaco a base di lavanda contro crampi, vomito e singhiozzo. Questa pianta, infatti, ha un potere sedativo, sia per gli spasmi del corpo che per la mente (addirittura viene utilizzata contro ansia e insonnia), ma non solo: al suo olio essenziale vengono attribuite proprietà antispastiche, antinfiammatorie e antimicrobiche. Oggi la lavanda ha numerosi utilizzi soprattutto nella forma di olio essenziale (contenuto dei peli sottilissimi degli steli).
Ma al di là dell’uso terapeutico, la lavanda si trova in molti altri frangenti: il suo olio è utilizzato dai ceramisti per la diluizione dei colori (è considerato fondamentale per la pittura di porcellane) e i suoi fiori vengono usati anche in cucina. Sul blog di Giallo Zafferano abbiamo trovato questa ricetta di un risotto alla lavanda semplicissimo e sorprendente – da provare subito!
Ingredienti
320 g Riso (tipo Arborio o Carnaroli)
1 Scalogno
1 l Brodo vegetale
100 g Robiola
q.b. Olio extravergine d’oliva
q.b. Burro
1 cucchiaio Fiori di lavanda essiccati
3 cucchiai Parmigiano reggiano (grattugiato)
Per preparare il risotto alla lavanda anzitutto scaldate il brodo, poi affettate lo scalogno e fatelo soffriggere in una pentola con un filo d’olio.
Aggiungete il riso e fatelo tostare per un minuto, quindi iniziate a bagnare con il brodo bollente.
Portate a cottura il riso, a fuoco medio e a pentola scoperta, continuando ad aggiungere brodo bollente poco per volta e mescolando di tanto in tanto (a seconda della varietà di riso utilizzata potrebbe non essere necessario tutto il brodo).
Quando il riso è al dente spegnete il fuoco e mantecate il risotto alla lavanda con la robiola, una noce di burro, il parmigiano reggiano grattugiato e un cucchiaio di fiori di lavanda essiccati.
Coprite la pentola e lasciate riposare il risotto alla lavanda per due minuti per fare amalgamare i sapori, quindi mescolate e servite caldo.