Che l’albero simboleggi il ciclo della vita, è chiaro in tantissime culture: le tradizioni di tantissimi Paesi del mondo, anche molto distanti fra loro, hanno tutte alberi sacri – simbolici e non – da adorare o a cui riferirsi per i più svariati riti. Ma qual è la storia dell’albero di Natale?
I Celti
Sicuramente le sue radici affondano in più tradizioni diverse, di natura pagana. Tra questi, spicca sicuramente la cultura celtica: i druidi (ovvero gli antichi sacerdoti dei Celti) consideravano gli alberi sempre verdi il simbolo di lunga vita e usavano decorarli in occasione del solstizio d’inverno.
I Vichinghi
Stessa cosa per i Vichinghi, che aveva una predilezione per l’abete rosso, che consideravano in grado di esprimere poteri magici – non perdeva le foglie nemmeno d’inverno! – motivo per cui lo portavano in casa e lo decoravano con frutti che ricordassero quelli che avrebbero atteso in primavera.
Il Cristianesimo
Già nelle Sacre Scritture vengono menzionati diversi alberi dal forte valore simbolico – l’albero della Conoscenza per tutti – ma dal Medioevo in poi alcune tradizioni pagane confluiscono nella ritualità cristiana, facendo diventare l’abete simbolo di Cristo e della sua vittoria nei confronti della morte. Nel corso del tempo, dalla tradizione di avere alberi decorativi nelle piazze centrali della città, si è cominciato ad averne in casa – complici anche i reali dei diversi Paesi (tra cui Regno Unito e Italia) che lanciarono la moda nei rispettivi Paesi.
I Giorni nostri
Ed eccoci ai giorni nostri, in cui l’appuntamento con l’albero di Natale – solitamente montato il giorno dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre – è per molti davvero imperdibile. Tra luminarie e decorazioni varie, si assistono a veri e propri capolavori artistici, che contribuiscono a creare l’atmosfera Natalizia. E voi, come lo farete quest’anno l’albero di Natale?