La stagione del gelato è ufficialmente iniziata. Anche se per molti di noi è un piacere irrinunciabile per tutto l’anno, è inevitabile associarlo all’estate, al caldo, e magari anche a quei pomeriggi passati a incontrarsi con gli amici – in città o al mare – per stare fuori con la scusa di prendersi un gelato. Si può dire che senz’altro è uno dei prodotti della nostra cucina più conosciuti e apprezzati anche all’estero, ma quanto sappiamo della sua storia?
Forse non tutti sanno che la nascita del gelato è strettamente legata a quella del sorbetto, che nelle sue primissime versioni viene fatto risalire (come si ricostruisce su La Cucina Italiana) alla Bibbia, dove si parla di un misto di latte e neve che Abramo offre al figlio Isacco. Si menzionano misture simili in antichi scritti in Persia, Mesopotamia, Cina oltre a essere conosciute presso Romani e Greci, che ne avevano una propria versione fatta di neve, miele e frutta. Nell’antichità gli arabi perfezionano lo sciroppo e le miscele di acqua, zucchero e frutta, mentre in terra siciliana si sviluppa la preparazione del sorbetto unendo la neve dell’Etna agli sciroppi. Ma quando si comincia a parlare propriamente di gelato?
Difficile dirlo con certezza, ma ci si comincia ad avvicinare tra Cinquecento e Seicento a Firenze, grazie a due personaggi conosciuti come “sorbettieri”: Ruggeri (che si dice abbia conquistato Caterina de Medici con un sorbetto insolito e leggendario) e Bernardo Buontalenti, che elabora un sorbetto con aggiunta di uova, creato con una macchina da lui inventata.
Per avere però il gelato come lo conosciamo noi, bisogna tornare in Sicilia, sempre nel Seicento, quando Francesco Procopio Cutò crea, grazie al macchinario inventato dal nonno pescatore – che sfrutta la miscela di sale e neve – un sorbetto con aggiunta di latte dal sapore unico. Con questa invenzione fra le mani, la crema di gelato, decide di partire e aprire il Café Le Procope a Parigi, conquistando così la fama in città.
Le radici di questo dolce dunque passano per la cultura orientale, la tradizione araba, raggiungendo il nostro Paese e attraversandolo – abbiamo ricordato Firenze e Sicilia ma non dobbiamo dimenticare anche la tradizione di Napoli. E ancora viaggerà fino ad arrivare agli Stati Uniti. A ogni tappa, i cultori di questa preparazione sviluppano nuove ricette – come quella del gelato tra due strati di pasta wafer, che nasce a Milano nel 1906 grazie all’intuizione di Giovanni Torre di Bussana. E in ogni sua variante il gelato non smette di conquistare nuovi appassionati, rendendolo il dolce tra i più amati e conosciuti al mondo.