Ansia e di disagio, ne sentiamo spesso parlare: sono sensazioni scomode, invadenti, che ora più che mai abitano il nostro linguaggio comune, oltre che le nostre vite. Sappiamo che se raggiungono un certo livello è bene gestirle assieme al proprio medico ma tutti noi, presto o tardi, ne facciamo esperienza, anche in misura ridotta. Inutile dire, poi, che in questo periodo di forte stress molti di noi hanno imparato a conoscere soprattutto l’ansia. E dunque, oltre a rivolgersi al proprio medico di fiducia per capire l’entità del nostro problema, quali accorgimenti possiamo adottare per aiutarci a gestirla? In realtà non sono pochi e possono tornare molto utili.
- La respirazione. Partiamo dalle basi: il respiro è vita. Imparare a “gestirlo” è una risorsa molto utile in diversi frangenti, soprattutto per contrastare la sintomatologia dell’ansia che spesso va ad alterare il nostro respiro. Riuscire a contrastare lo stato di agitazione psicofisica dovuta all’ansia, allungando la nostra respirazione e cercando di diminuire le prese d’aria per raggiungere un ritmo regolare, può aiutare e recuperare uno stato di calma. Discipline come lo yoga (ma anche altre attività di rilassamento o anche semplicemente di stretching) insegnano a creare una maggiore consapevolezza del rapporto tra corpo e respiro.
- Lasciarsi uno spazio in agenda. In periodi di forte stress, quando sappiamo di poter cadere in preda a stati ansiosi, è importante riservare dei momenti per sé, allentando il più possibile il ritmo degli altri impegni e sforzandosi di mantenere una costante attività fisica. È dimostrato che dedicarsi al proprio benessere fisico mantenendo il corpo attivo, aiuta a scaricare lo stress e a interrompere la catena di pensieri negativi.
- Attenzione all’alimentazione. Molto spesso, quando siamo sotto sforzo, pensiamo di “aiutarci” saltando i pasti per “rimanere leggeri” e aumentando le dosi di caffeina e teina “per stare sempre sul pezzo“. In realtà, se soffriamo d’ansia sarebbe meglio fare esattamente il contrario: sbarazzarsi del caffè, mangiare regolarmente (anche poco, ma spesso) e soprattutto scegliere con attenzione i propri alimenti, preferendo quelli ricchi di prebiotici. Sì dunque ad avocado, spinaci, asparagi e broccoli; ai legumi, a cereali come l’avena, e a patate, banane e arance. No a caffè, peperoncino, alcol (e fumo!).
- Forse è un rimedio meno conosciuto, ma tenere un diario del proprio stato emotivo si rivela essere spesso un accorgimento efficace per provare ad andare a fondo del proprio stato di agitazione. La scrittura aiuta a distendere i pensieri, fare chiarezza e anche a ristabilire un ritmo costante di respiro. Inoltre, “rileggersi” tempo dopo aiuta a conoscere meglio i meccanismi che ci portano a vivere gli stati di ansia e quindi, possibilmente, a contrastarli.
- Chiedete aiuto. Qualsiasi sia il vostro stato emotivo – da “un po’ ansioso” a “molto ansioso“ – chiedere aiuto e confidarsi con un amico è il primo passo per capire l’entità del fenomeno e indirizzarsi verso la giusta strategia per far fronte al problema. Capita a tutti aver bisogno di qualcuno, e non bisogna vergognarsene. Anche parlandone si migliora il proprio stato emotivo, anzi; forse il vero percorso di recupero comincia proprio lì.