Di lei i cronisti antichi parlano come di una donna “piccola, esile e spregiudicata” e ancora “splendida da vedere e da udire, capace di conquistare anche i cuori più restii all’amore”. Insomma, per lo più si è parlato delle sue vicende sentimentali che delle sue capacità politiche. Ma al di là del fascino, Cleopatra viene ricordata anche come una sovrana intelligente coltissima e molto abile. E simpatica, a quanto dice Plutarco. È stata l’ultima regina del Regno tolemaico d’Egitto e ultima sovrana dell’età ellenistica, che terminerà con la sua morte nel 30 a.C. Ma chi era questa donna leggendaria del mondo antico, che ancora suscita grande ammirazione?
Cleopatra nasce nella raffinata città di Alessandria nel 69 a.c. come figlia illegittima del faraone Tolomeo XII Aulete, in un ambiente multiculturale dove lei, a differenza dei suoi predecessori che si rifiutano di imparare la lingua egizia perché considerata una lingua non ufficiale, studia le scienze e ben otto lingue – anche l’egizio per porsi in maniera diversa nei confronti del suo popolo. Al periodo della sua giovinezza, che Cleopatra trascorre in un’atmosfera di pace, segue un momento di tensione dovuta alle incertezze politiche ed economiche, che costringe il padre Tolomeo a lasciare l’Egitto per trovare rifugio a Roma, con Cleopatra. Al loro ritorno, la situazione è molto tesa: la madre di Cleopatra, Cleopatra Trifena, è morta e la sorella – che nel frattempo si è sposata due volte – viene condannata a morte da suo padre, che governerà assiema a Cleopatra fino al giorno della sua morte avvenuta nel 51 a.C.
A questo punto entra in scena la Cleopatra governatrice, che succede al padre assieme al fratello Tolomeo XIII – che però ha soli 10 anni ed è troppo piccolo per assumere il governo. Sul trono, la regina si nomina Cleopatra Theá Philopátor e comincia la sua avventura al comando dell’Egitto. La contesa per il potere con il fratello durerà anni, ma un ruolo fondamentale lo giocherà Roma, che ha tutti gli interessi di mantenere il suo controllo sul ricco Egitto.
Arriva dunque nella terra d’Egitto Giulio Cesare, con cui Cleopatra avrà una relazione che intreccia i rispettivi interessi: il politico romano deve mantenere la propria influenza sul regno e Cleopatra ha bisogno di un alleato potente per mantenerlo. Da questo incontro nascerà dunque un sodalizio e anche un bambino: Tolomeo XV Cesare detto Cesarione. Con il piccolo, Cleopatra parte alla volta di Roma, dove rimarrà fino alla morte di Cesare (nel 44 a.C.). Morto anche il fratello di Cleopatra, nello stesso anno, la regina farà ritorno in patria assieme al figlio con cui governerà il suo Regno.
Inizia così un nuovo periodo per Cleopatra, che deve governare senza il suo alleato più forte, ma questo periodo di solitudine dura poco tempo, perché presto viene in visita in Egitto Marco Antonio, con cui Ottaviano (suo cognato) si è spartito l’impero romano, e anche lui si innamora della regina. Avrà da lei tre figli e con lei condividerà il sogno di governare su un grande Impero d’Oriente, ma la fantasia deve lasciare il passo alla ben più cruda realtà: Ottaviano muove guerra alla regina e a Marco Antonio, e lo scontro tra Roma ed Egitto si conclude nel 31 a.C con la battaglia di Azio, dove Cleopatra e Antonio, ormai fuggitivi, vengono sconfitti. Lei, preferendo darsi la morte anziché cadere in mano al nemico, si uccide – il come, è ancora un dibattito aperto: secondo alcuni scrittori Cleopatra si toglie la vita con un fico avvelenato, per altri si fa mordere da un aspide, il serpente simbolo di potere nella religione egizia. In ogni caso, il potere di Roma non conosce eguali. È il 30 a.C. e l’Egitto perde la sua ultima sovrana e diventa una provincia dell’Impero Romano, ma la storia unica di Cleopatra, una delle poche regnanti la cui vicenda è stata narrata fino ad arrivare a noi, diventa presto leggenda.