Avete presente quei momenti in cui le nostre emozioni prendono il sopravvento e ci sentiamo in balìa dei nostri stati d’animo e sbalzi d’umore? Ecco. Gestirli non è sempre facile, lo sappiamo, ma a ben vedere neanche impossibile. Basta affrontare l’argomento con gli amici e subito si scopre che ognuno di noi ha maturato nel tempo delle piccole strategie per aiutarsi, e tra questi, la scrittura non solo è tra i più comuni, ma sembra essere anche tra i più efficaci.
Affidarsi alle proprie parole, scritte di getto, aiuta a mettere all’esterno pensieri che alla lunga possono intossicarci. Dare un nome alle nostre emozioni ci aiuta a capirle e a gestirle. E rileggere ciò che abbiamo scritto in un momento di rabbia, tristezza, frustrazione o anche gioia, ci aiuta a capire come queste emozioni ci arrivano, quali comportamenti innescano in noi, e ci permettono di “distendere” l’energia che portano con sè per prepararci alla successiva elaborazione – che fare di tutto questo materiale emotivo? Come è cambiato il mio pensiero da prima ad ora? Ma il primo fondamentale passo è proprio quello: affrontare la diffidenza e lo scetticismo (ognuno di noi ha un rapporto diverso e personale con la scrittura) e cominciare a registrare il nostro mondo interiore. Il risultato può essere sorprendente. Ma per far sì che funzioni al meglio, alcuni accorgimenti ci possono tornare utili:
- Non giudicarsi. Sembra banale, ma il presupposto fondamentale è quello di sentirsi liberi di scrivere ciò che si vuole, come si vuole. Ci si può dare delle regole così come si possono infrangerle. Si può scrivere in forma diaristica o indirizzando idealmente il materiale a qualcuno. Ma in ogni caso, l’importante è che tutte le considerazioni del caso vengano fatte, eventualmente, in fase di rilettura. Quando si scrive, si scrive e basta.
- Capire quando scrivere. Per aiutarsi a prendere l’abitudine, ci si può dare un appuntamento giornaliero – tutti i giorni prima di andare a letto, o appena svegliati al mattino – o si può tenere un piccolo taccuino sempre con sè, in modo da averlo a disposizione al momento giusto.
- Darsi una possibilità. Cominciare è davvero il passo più difficile per chi non è abituato: ma basta davvero un pc o un quaderno per avere sempre con sé uno strumento che ci aiuta a calmare le tempeste emotive e cominciare a fare un po’ di ordine. Bisogna però avere fiducia, anche solo per un periodo, e iniziare, per capire se è davvero uno strumento che può funzionare per noi.