Il caffè in Italia non è un’abitudine, non è neanche un piacere, è UN CULTO. Tra sacro e profano, ognuno di noi gli attribuisce diversi significati; c’è chi lo beve come una sorta di oscura pozione magica, in grado di risvegliare la propria capacità di assimilare concetti, chi lo sente come un obbligo sociale (che non te lo prendi un caffè?), chi lo vive come pausa necessaria a dare ritmo alle proprie giornate e chi invece lo ritiene un simbolo di ospitalità. Tutti abbiamo una storia legata al caffè e tra queste, sicuramente, ce ne sono tante sul come si sia riusciti a farne a meno. Perché per quanto possa sembrare impossibile rinunciarvi, in realtà, in moltissimi ci riescono – e sì, sono ancora vivi! C’è a chi non piace – ma per dei periodi ha provato a berlo – e chi invece, per vari motivi di salute, ha deciso di rinunciarvi. In ogni caso, una cosa è certa: si può vivere (bene) anche senza. Come? Provando, tanto per cominciare. E qui di seguito, abbiamo raccolto qualche consiglio su come fare.
1) Andarci piano. Diminuire gradualmente la quantità è il primo passo verso la liberazione. Se si è soliti bere molto caffè infatti, si può cominciare a ridurre le quantità di tazzine al giorno, senza dover passare per forza da un estremo all’altro e interrompere di colpo le nostre abitudini. In questo modo, ci si abitua gradualmente alla mancanza di caffeina e si può allenare con più dolcezza il corpo alla sua mancanza.
1) La sostituzione. Per non stravolgere le proprie abitudini è bene trovare subito il rimpiazzo adatto, che possa illuderci quel tanto che basta, ogni mattina, che non è poi così la fine del mondo stare senza caffè. Semplicemente, al posto di preparare la caffettiera, metteremo a bollire dell’acqua che servirà per tè, orzo, tisane, macha (una varietà di tè verde originaria del Giappone), e tutto ciò che vorremo provare in alternativa. Sul mercato infatti esistono tantissime possibilità dalle proprietà altrettanto eccitanti così come prive di ogni effetto energizzante su corpo e mente. A noi la scelta.
3) Fare attività fisica. Se l’obiettivo è avere più energia – motivo per cui di solito si opta per il caffè al mattino – una buona alternativa all’espresso della colazione è fare attività fisica, magari proprio nella primissima parte della giornata. Gli esercizi fisici accendono il metabolismo e aiutano a darci uno slancio in più, specialmente di mattina.
4) Dormire di più. Se invece la richiesta più importante che rivolgiamo al caffè è quella di tenerci svegli, una volta eliminato dalla nostra dieta dobbiamo estinguere il problema alla radice: bisogna dormire di più. Anziché continuare la ricerca di sostanze eccitanti, per aiutarsi a fare a meno del caffè sarebbe consigliabile fare uno sforzo e cambiare le proprie abitudini quel tanto da permetterci di dormire di più e arrivare più riposati al mattino.
5) Bere tanto, mangiare frutta e un pezzettino di cioccolato. In ultimo, per chi necessita di caffè al mattino per il suo effetto digestivo, può sempre ricorrere alla frutta – accompagnata a dello yogurt – e ricordarsi di mantenere il corpo idratato bevendo tanta acqua. E se il caffè del dopo pranzo diventa un vuoto incolmabile, si può provare a mangiare un po’ di cioccolato per avere una piccola riserva di energia a disposizione e quella sensazione di aver “chiuso“ il pasto, che ci dava il caffè.
Buon esperimento!