Partiamo da un grande presupposto: anche se si chiamano “pulizie di primavera“, questa non è l’unica stagione in cui è bene occuparsi della casa. Ma possiamo dire che le pulizie che si fanno in questo momento dell’anno hanno un qualcosa di speciale.
A partire dalla tradizione: questo termine deriva da un’usanza ebraica, che faceva coincidere l’arrivo della Pesach (la nostra Pasqua) con delle pulizie della propria abitazione. È diventato poi un modo di dire comune, che si è assimilato alla pratica di sistemare la casa per l’arrivo della stagione calda. Approfittando del bisogno di mettere via i vestiti invernali, si fanno delle pulizie profonde – che fanno bene alla casa e anche un po’ all’anima. E dunque, come affrontarle?
- A seconda del carattere di ciascuno (e del tempo!), si può dedicare un giorno intero alle pulizie, così come spezzettare le faccenda in più giornate. L’importante è darsi delle priorità e cercare di pianificare bene il proprio tempo (nel dubbio, quando calcolate il tempo per ogni task, arrotondate in eccesso)!
- Prepararsi con i prodotti giusti. Ad esempio: se sistemiamo l’armadio, approfittiamone per comprare già dei separatori che possono aiutarci a dividere il nostro guardaroba in maniera più pratica e prendiamo già l’anti tarme per riporre via i maglioni di lana. Anche uno scatolone (o sacchetto grande) può tornare utile per collezionare i vestiti che non usiamo più (e decidere poi se venderli o donarli – non si butta niente!).
- Cose da non dimenticare. Una pulizia profonda significa affrontare quelle sfide che spesso lasciamo indietro, come: i termosifoni, le tende, i vetri, i materassi, i piani superiori del mobilio, le credenze/dispense di cibo, il terrazzo e i condizionatori. Mi raccomando dunque, prepararsi con i detergenti che preferiamo e poi….azione!