Il mondo si divide in due grandi categorie: chi considera “la fine dell’anno“ il 31 dicembre e chi il 31 agosto. Per gli appartenenti alla seconda categoria, dunque, si avvicina il momento dei buoni propositi. Perché quando si sente che un ciclo si chiude, non c’è momento migliore per rimettersi in sesto con i propri obiettivi e darsi “una chance” per ricominciare da capo: fare tabula rasa e sbizzarrirsi con i traguardi più ambiziosi. Prendersi più cura di se stessi, tornare in palestra, ricominciare col piede giusto a lavoro, suonare uno strumento, imparare una nuova lingua, cucinarsi di più – le possibilità sono infinite, anche se si tende sempre a promettersi le stesse cose. Si perché i buoni propositi ci danno una seconda possibilità, sono l’occasione per recuperare laddove, nei mesi o negli anni passati, abbiamo fallito. Senza immaginarsi obiettivi utopistici – ma mantenendo un orizzonte ottimista – proviamo a passare in rassegna quei propositi che ci possono fare iniziare l’anno carichi di good vibes. Pronti?
Mangiare bene. Diciamolo, il tempo del “e da ora dieta ferrea TUTTI i giorni” è finito. Ma se ci spostiamo sull’idea di aiutarci a mangiar sano e pensare al nostro benessere, stiamo già considerando un traguardo più raggiungibile, e attuabile in diversi modi. Prendersi il tempo per fare una buona spesa o cucinare qualcosa durante il weekend da consumare durante la settimana (la famosa schiscetta), sono tutti accorgimenti che si possono inserire nella nostra giornata senza stravolgerla eccessivamente, ma che possono fare la differenza; e per dare una sferzata di realismo ai nostri obiettivi, oltre a pianificare le rinunce, proviamo a comprendere anche i piccoli momenti di trasgressione.
“…e la palestra tutti i giorni, prima dell’ufficio”. Un altro classico è affidarci all’idea che la palestra alle 6 del mattino sia la cosa che più ci farà stare meglio. Ma se questo può valere senz’altro per qualcuno di noi, può non essere la soluzione giusta per tutti. Per questo, vale la pena prendersi un momento di tranquillità e pensare a quale sia davvero l’attività – e l’orario – che più fa per noi. Può essere la piscina prima di andare un ufficio, il pilates all’orario di pranzo, il crossfit o la corsa a fine giornata. Ognuno di noi può trovare lo sport e la fascia oraria più congeniale.
Lanciarsi una sfida che ci mette alla prova. La parte più entusiasmante dei buoni propositi è sfidarsi con qualcosa di mai provato prima. In questo contesto si può davvero spaziare con l’immaginazione: che sia l’abbonamento a teatro, una lista di concerti, praticare uno sport nuovo che si è sempre voluto fare e non si ha mai trovato il tempo, oppure lanciarsi a suonare uno strumento musicale, bisogna suggellare i propri propositi con qualche obiettivo ardito e stimolante. Per riprendere l’anno con il mood giusto.
Un aiuto per migliorarsi. Se ancora tra i buoni propositi c’è quello di organizzarsi meglio, ripartire dalle basi può far bene. La vecchia agenda dove spuntare gli impegni di volta in volta, rimane il trucco più semplice per aiutarsi nell’organizzazione di tutti i giorni.
Se riprendiamo l’anno con sfide concrete e alla nostra portata, il mondo sarà nostro. Buon inizio anno!