A spazzare via con un colpo di scopa le ultime Feste c’è lei, la nostra preferita, la figura femminile del Natale: la Befana.
Scarpe rotte, scialle nero, vestito a toppe e l’immancabile scopa con cui viaggia da una parte all’altra del mondo. Nel nostro immaginario la Befana ha più o meno questi tratti; è una figura antichissima di passaggio che chiude il ciclo vecchio di feste per approcciarsi al nuovo anno, e le cui origini affondano nella tradizione cristiana e popolare: le conoscete?
La storia della Befana
La Befana (nome che deriva dalla festività cristiana dell’Epifania) è la vecchina che porta doni ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, in ricordo dei doni che portarono i Re Magi a Gesù. Ma la sua figura è d’incontro tra la tradizione cristiana e quella folkloristica. Una delle leggenda che la legano alla cristianità racconta che sulla via di Betlemme, i Re Magi si fermarono alla porta di una vecchia per chiedere indicazioni su dove fosse la città dov’era nato il Salvatore. Non capendo bene, la vecchina non seppe dare indicazioni e rifiutò di unirsi alla ricerca perché aveva troppo lavoro da sbrigare. Poi ci ripensò e s’incamminò verso la città per unirsi nella ricerca, bussando ad ogni porta e lasciando dei doni ai bambini, nella speranza di trovare Gesù.
Non bisogna dimenticare, però, che la sua figura cristianizzata attinge dalle tradizioni contadine. È infatti una sorta di strega buona che affonda le sue radici nell’archetipo delle prime divinità femminili che giudicavano se una persona fosse stata buona o cattiva. È una figura misteriosa, che incute timore ma che ha da insegnarci sempre qualcosa; ci accompagna nel bilancio a chiusura del vecchio anno quando già siamo nel nuovo. Rappresenta l’ultima festività del Natale ma anche la prima dell’anno. E insieme a lei si esprime un giudizio sul passato e un buon proposito per il futuro.
Una festa amata da adulti e bambini
Nel tempo questa allegra vecchietta che incute timore è stata associata all’usanza di lasciare doni per chi fosse stato buono o carbone per chi è stato cattivo. Dispensando dolci, è diventata una festa amatissima dai bambini e prima dell’avvento di Babbo Natale, era lei la regina indiscussa delle Feste. E ancora adesso c’è chi la preferisce alla figura di Babbo Natale, che tantissime persone continuano a festeggiare per tradizione famigliare, al suon della filastrocca:
”La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana! ”
Dunque, Buona Befana a tutti!