Se ancora ci stiamo chiedendo come dar sfogo alla voglia di natura e creatività, c’è un modo per ovviare a entrambe le esigenze in modo semplice e di grande soddisfazione: far crescere delle piantine in casa, utilizzando i semi degli ortaggi e della frutta della nostra spesa. Se ci avete già pensato ma credete che sia un processo troppo lungo (e anche un po’ noioso), forse c’è da ricredersi: far crescere una piantina dai semi della frutta e degli ortaggi che portiamo in tavola può essere un modo semplice non solo per avere un po’ di verde in casa, ma anche per coltivare (in tutti sensi!) una nuova passione che ci ricarichi di good vibes.
Tutto quello che serve è un po’ d’acqua, tanto amore, un pizzico di pazienza e, in alcuni casi, del terriccio; per il resto, ci si può arrangiare con quello che si trova in casa. Non servono balconi (ma naturalmente chi ne ha, può usufruire di ulteriori spazi), né di vasi grandi (almeno per le fasi iniziali): utilizzando i contenitori delle uova, bottigliette di plastica tagliate o gli imballaggi di plastica rigida delle verdure, si possono ricavare recipienti adatti a far germogliare le nostre prime piantine. Ecco dunque qualche idea con cui cominciare e avere qualche stimolo ad approfondire adeguatamente la conoscenze delle magie del giardinaggio. Un’avvertenza: dopo aver fatto germogliare le prime piantine, non guarderete più frutta e verdura allo stesso modo.
Avocado. Chiariamolo subito: per l’avocado – così come la maggior parte delle piantine che facciamo crescere a casa – se ci aspettiamo di avere risultati immediati e poter godere dei frutti nel giro di poco, dobbiamo fare i conti con Madre Natura. Per tutte le piante che coltiviamo a partire dal seme, e in special modo per una pianta grande come quella dell’avocado, ci vorranno anni per sperare di avere qualche frutto. Ma il discorso è complesso, e varia a seconda delle specie, dunque possiamo pensarci in un secondo momento. Per ora basti pensare che il prezioso seme di avocado, per germogliare, necessita unicamente di tre stuzzicadenti e un bicchiere d’acqua (o un vasetto di vetro). Fine. Non c’è bisogno di altro. Ci sono molti tutorial su internet che spiegano i metodi più efficaci per farlo germogliare: noi abbiamo scelto quello che ci sembra il più veloce e che prevede di togliere il sottile strato marrone che avvolge il seme dopo averlo fatto stare in un bicchiere di acqua tiepida per una notte. Una volta sciacquato e privato del suo strato esterno (avendo cura di non danneggiarlo durante l’operazione) il seme va riposto in un bicchiere, sostenuto dai tre stuzzicadenti, con la punta rivolta verso l’alto e coperto per metà da acqua. Dalla base usciranno le radici, mentre dall’alto, una volta che si sarà aperto per metà (da solo), spunterà la nostra splendida piantina.
Carote. Altrettanto semplice (e sempre senza ricorrere al terriccio) è ricavare una piantina dalla carota immergendone la parte alta della radice (quella dove spunta la parte verde, per intenderci), nell’acqua. Anziché buttarla quando tagliamo le carote, possiamo (mantenendo un centimetro circa di radice) metterla in un vasetto basso o in un bicchiere, sospendendola con i tre stuzzicadenti come si fa per l’avocado. In questo modo, lasciando la parte superiore all’aria e quella inferiore bagnata con l’acqua, rispunteranno i germogli verdi. Una volta cresciuti di qualche centimetro, la nostra carota sarà pronta per essere interrata in una bottiglietta di plastica tagliata a metà (avendo cura di fare dei buchi alla base per far drenare l’acqua).
Pomodori e fragole. Per far germogliare i semi di pomodoro (come i semi di fragole), invece, c’è bisogno di un po’ di terriccio da mettere in un semenzaio o semplicemente in una confezione per le uova. Ad ogni “scomparto”, bisogna inserire i semi ricavati; per il pomodoro, basterà prenderli delicatamente con un cucchiaino, riporli in un colino, e sciacquarli con acqua tiepida per eliminare residui di polpa attaccata o l’eccesso del gel da cui sono avvolti. Poi, si asciugano con un po’ scottex e si seminano a gruppetti di tre/quattro, in ogni scomparto, possibilmente distanziati da loro. Per la fragola l’estrazione dei semi è un po’ più laboriosa, ma non impossibile: con uno stuzzicadenti, basta prelevare i semi di cui è ricoperta, sciacquarli come quelli di pomodoro e asciugarli con uno scottex. Si possono allo stesso modo piantare nel box delle uova, così come in qualsiasi confezione di plastica di frutta e verdura (anche quello delle stesse fragole). Poi, una volta seminati i pomodori o le fragole, bisogna inumidire il terriccio con uno spruzzino (dev’essere bagnato ma non fradicio) e chiudere la confezione o ricoprirla con della pellicola, facendo dei piccoli fori per far passare l’aria (e per evitare la formazione di muffe). Dopo una settimana, i semi germoglieranno! PS: i semi di pomodoro si possono seminare con un po’ di terriccio in uno guscio d’uovo, bucato sul fondo e riposto comodamente nel box delle uova: agirà da “fertilizzante” e sarà un ottimo modo per riciclarlo!
Patate. Per le patate il processo forse ci è più famigliare: quante volte le abbiamo “dimenticate” in dispensa, trovandole già tutte piene di germogli? Ora, anziché buttarle come al solito, possiamo provare a piantarle! Ci sono molti modi per farlo: se i germogli sono già ben avviati, si può direttamente piantare la patata in un vaso abbastanza grande con del terriccio; altrimenti, si può tagliare a metà e bagnare poco la parte inferiore con dell’acqua (sempre con il metodo degli stuzzicadenti). Oppure ancora, si può lasciare, intera, in un contenitore con un po’ di acqua alla base. Anche in questo caso, esistono molti metodi spiegati su YouTube, per veder germogliare le patate e poterle poi coltivare per avere una piantina nuova.
Mela. Piantare i semi di mela è facilissimo e di grande soddisfazione. Per farlo, basta recuperare i semi della mela e tenerli in uno scottex inumidito da riporre in una busta di plastica. Bisognerà aprirlo di tanto in tanto per far prendere aria (o fare dei piccoli fori). Poi, nel giro di circa 6 giorni, potremo vedere le prime radici formarsi dalla punta dei semi. Non resta dunque che porre i semi nel terriccio, a circa un centimetro di profondità, con la punta verso il basso, in un vasetto che abbia dei fori per il drenaggio dell’acqua. Dopo qualche giorno, spunteranno le prime foglioline!