Sulforafano. Questo è segreto delle proprietà antitumorali di cavoli e broccoli (che sì, appartengono alla stessa famiglia di vegetali). Volendo infatti comporre un’enciclopedia delle straordinarie qualità di questo ortaggio, non si può che partire dall’elemento che lo rende così speciale.
Ma partiamo con ordine: col termine “cavolo” si indicano tutti quegli ortaggi che appartengono alla varietà Brassica della famiglia delle crocifere. Quindi anche i broccoli. A secondo della tipologia, si possono consumare le loro foglie (come si fa col cavolo nero o cappuccio) o le infiorescenze non ancora del tutto mature (come per broccoli o cavolfiori).
A molti non fa impazzire l’idea di consumarne per via dell’odore che rilasciano durante la cottura – sono infatti ricchi di composti di zolfo – ma eliminarli dalla dieta è un gran peccato, visto non solo le tantissime ricette di cui sono protagonisti, ma anche per le incredibili proprietà benefiche che possiedono.
Grazie alla grande quantità di ferro, calcio vegetale, sali minerali e vitamine, sono un vero concentrato di nutrienti preziosissimi, tra cui il famoso sulforafano, considerato un potente antiossidante dalle proprietà antimicrobiche, antitumorali e antinfiammatorie. Per godere appieno delle loro qualità, broccoli e cavoli andrebbero consumati non solo cotti ma anche crudi, per assicurarsi di mantere intatti tutti i nutritivi. Sbizzarriamoci dunque con insalate come il famoso coleslaw di origine anglosassone (a base di cavolo cappuccio), conserve sfiziose come la giardiniera (che tra i suoi ingredienti vede anche il cavolfiore) o le classiche zuppe invernali come la ribollita (impreziosita dalla presenza del cavolo nero), per godere appieno di verdure buonissime e indispensabili per la nostra salute.