Il mondo dei social sembra aver cancellato le tipicità di ogni corpo, dandoci un’impressione assolutamente falsata di cosa voglia dire avere una bella pelle. Le caratteristiche normali del nostro incarnato – con le piccole imperfezioni e i cambiamenti dovuti a fattori esterni, stress e alimentazione – sono state sostituite da tonnellate di filtri patinati, che ci hanno abituato a considerare bella una pelle “piatta”e completamente priva delle sue naturali peculiarità.
Ecco, il movimento a favore della skin positivity vuole proprio ribaltare questo concetto e spingere i media a considerare bella la pelle per come è: con le sue imperfezioni, le lentiggini, le macchie, i pori dilatati, discordie, cicatrici – e chi più ne ha più ne metta. Basta guardare il catalogo di foto presenti sui social sotto l’hashtag #skinpositivity per farsi un’idea di cosa stiamo parlando. L’aspetto estetico della nostra pelle non deve precludere l’amore che abbiamo per lei. Bisogna prendersene cura ed amarla per quello che è ad ogni suo stadio – non solo quando ci sembra più simile alle fotografie ritoccate che vediamo su magazine e social. Questo nuovo concetto di bellezza, che passa per l’amore delle nostre unicità, sta prendendo sempre più piede anche nel mondo da sempre patinato delle star di cinema, tv e web, che si stanno spendendo sempre di più a dare una visione di sé non soltanto edulcorata dai media, ma anche corrispondente alla realtà della propria quotidianità. Acne, imperfezioni, macchie, fanno parte dei cambiamenti fisiologici che possono accadere alla nostra epidermide, e non c’è nulla di male, di brutto o di sbagliato se appaiono.
Proprio come il movimento della body positivity vuole celebrare la bellezza dei corpi a prescindere dal loro aspetto estetico (e da quanto rispettano i canoni di bellezza odierni), la skin positivity mira a fare lo stesso. E noi l’abbracciamo completamente, con il nostro solito carico di good vibes.