Ogni donna è un mondo a sé ma certe sfide, lo sappiamo, coinvolgono tante di noi e tra queste non si può non menzionare la sindrome premestruale.
La sindrome premestruale raggruppa una serie di sintomi, fisici e psicologici, che interessano le donne in età fertile nel periodo prima dell’arrivo delle mestruazioni. Possono consistere in gonfiore, dolore a schiena e addome, ritenzione idrica, mal di testa, problemi di pelle (come sfoghi e brufoli), stipsi e sbalzi d’umore.
I dati parlano di un 20% di donne che non sentono le oscillazioni ormonali, del 70-75% che avvertono disturbi di carattere moderato – dai dolori fisici all’addome, a quelli psicologici come aggressività e ansia – fino ad arrivare ai casi più gravi della cosiddetta “sindrome disforica della fase luteale tardiva”, che interessa il 4-6% delle donne e che può essere molto debilitante, sia fisicamente che psicologicamente.
Come affrontarla? Di sicuro osservando con attenzione i cambiamenti del proprio corpo e non sottovalutarli – come si è spesso solite fare: parlarne con il proprio ginecologo è il passo fondamentale per un’accurata comprensione di ciò che ci succede e la migliore strategia per affrontare in maniera consapevole ogni sintomo. In generale possiamo dire che ci sono alcuni accorgimenti che si possono adottare per stare meglio e che riguardano il proprio stile di vita. Abituarsi ad avere un regime alimentario regolare e vario, curare il sonno e aiutarsi con l’attività fisica o gli integratori (come magnesio e agnocasto), possono essere tutti elementi in grado di influenzare non poco il nostro stato psicofisico. L’importante è cercare di accettare questi cambiamenti ma al contempo trovare soluzioni per sentirsi meglio, perché ci si può riuscire.