in Goovi Story

La Prova Costume Definitiva

È arrivato il caldo e con lui, tutta quella retorica che ci vuole alle prese con la “prova costume”, argomento principe di giornali, riviste e social. Ma è arrivato forse il momento di affermare con leggero e libero orgoglio che forse non tutti – e in particolare noi donne, a cui sembra importare così tanto l’argomento, almeno secondo la narrazione dei media – è davvero così terrorizzato dalla prova costume. Sembrerà strano, ma è così. Sì, si può scherzare sulla propria forma fisica e fare ironia sul nostro corpo rimasto “protetto” dagli sguardi altrui durante l’inverno; ma è forse giunto il momento di dire basta a questa ossessione che ci vuole interessate sempre e solo a cambiare qualcosa del nostro corpo.

La forma migliore da portare in spiaggia – che sarebbe l’oggetto della famigerata prova – è quella che abbiamo. E ogni tanto ripetercelo fa bene, visto che a furia di sentirlo, il rischio di convincersi di non poter andare in spiaggia perché non si è forma, c’è. Non c’è nessun traguardo da raggiungere, nessuna giuria da convincere, nessun test da superare. E dunque, invece di farci propinare obiettivi estetici al limite della fantascienza, conditi da sensi di colpa non richiesti, possiamo pensare a noi stessi e al nostro benessere in maniera molto più rilassata; potremmo pensare a come investire meglio il nostro tempo e le nostre energie – magari sfruttando le vacanze per fare quello che non riusciamo a fare durante il resto dell’anno – anziché continuare a focalizzarci sulle parti di noi stessi che ci sembrano sbagliate e pensarci sempre come inadeguati, mai veramente pronti per affrontare ciò che più ci piace.

Prendersi cura di sé va benissimo e spesso le vacanze hanno come obiettivo proprio quello di coccolarsi, prendersi del tempo per sé e ricercare il proprio benessere – che per alcuni significa “spiaggia e gelato” e per altri può voler dire “fitness e cibo sano”; ma bisogna stare attenti a non trasformare questo pensiero nello stress di dover arrivare alle vacanze “perfetti”, dimenticandoci di ciò che veramente vogliamo dal nostro meritato riposo. Nessuno ci sta chiedendo di aggiungere alla frenesia quotidiana anche questo tipo di ansia: il nostro vicino di ombrellone arriverà in vacanza nella nostra stessa situazione e dunque, in qualsiasi modo possiamo approdare in spiaggia quest’estate, possiamo star tranquilli che non ci giudicherà.

Quindi, l’unica cosa che dobbiamo aver cura di portare alla nostra prima esposizione al mare è una buona dose di crema solare, per non rischiare scottature; per il resto, tiriamo fuori la voglia di buonumore, la gioia di uscire dai luoghi di lavoro e abbandonare pc e telefoni per goderci amici e natura; indossiamo con gioia i nostri costumi da bagno e lasciamo a casa il senso di vergogna; chiamiamo a raccolta gli amici con cui non ci si vergogna di nulla – le nostre forme, la cellulite, le smagliature, le cicatrici, i brufoli, i peli (e chi più ne ha, più ne metta) – perché è di loro che abbiamo bisogno. Ci si preoccupa tanto di come appariamo, al mare, ma abbiamo mai pensato a come ci arriviamo, mentalmente? Al fatto che anziché sostituire gli stress del lavoro e della solita routine con altri pensieri, perché non ci soffermiamo sulle cose che finalmente possiamo fare per noi – e che ci fanno bene – in vacanza? Si possono leggere i libri che altrimenti non avremmo il tempo di leggere, articoli di giornale; ci si può mettere alla prova con nuove esperienze o decidere di dedicare il tempo a persone che si trascurano. Si può decidere di dedicarsi a sé e programmare una vacanza all’insegna dello sport, della salute, o dello svacco totale, ma la cosa importante è sapere che tutto ciò che facciamo, lo stiamo facendo per le nostre endorfine e non per compiacere un fantomatico Consiglio Supremo Della Prova Costume. Perché non esiste!

Tutti ci troviamo dei difetti insopportabili, ma almeno (e soprattutto!) in vacanza, anziché subirli bisognerebbe metterli a tacere e pretendere un po’ di serenità – dal giudizio degli altri e anche dal nostro. Di occasioni dove siamo costantemente sotto osservazione ce ne sono; non c’è bisogno di rendere anche il nostro meritato riposo in spiaggia, un supplizio.

Buona Estate a Tutti!