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L’incredibile Storia Della Controversa Caterina De’ Medici

Era considerata una “straniera” alla corte di Francia, ed è stata una delle sue più controverse regine, sotto cui si sono consumati episodi cruciali della storia francese, così come tanti cambiamenti culturali e di costume. Dicono infatti che la sua passione per l’andare a cavallo la portò a introdurre tra la nobiltà l’usanza di portare lunghi pantaloni di cotone che si possono considerare come gli antenati delle nostre mutande, e che fu per merito suo che a corte si distinse tra pietanze dolci e salate – oltre ad aver introdotto l’uso delle posate. Ma per lunghissimo tempo, Caterina De’ Medici – chiamata anche “regina madre” avendo dato luce a tre re di Francia, Francesco II, Carlo IX ed Enrico III – è stata considerata a lungo una donna spietata con una sinistra passione per la magia nera, la filosofia di Machiavelli e i veleni. Ma oggi si tende a riconsiderare la sua figura di donna di potere in un secolo sanguinoso, e riconoscere piuttosto il merito di aver promosso la tolleranza religiosa e rivoluzionato i costumi della corte francese. Ma chi era, dunque Caterina De’ Medici?

La sua storia inizia a Firenze nel 1519, quando nasce come unica figlia di Lorenzo de’ Medici, duca di Urbino, e Maddalena de La Tour d’Auvergne, contessa di Boulogne. I due muoiono presto, e la lasciano alle cure della nonna Alfonsina Orsini e poi della zia Clarice de’ Medici. La politica del tempo è confusa e violenta, e a soli otto anni Caterina è costretta a rifugiarsi dalle suore di clausura per evitare di essere fatta prigioniera dai fiorentini. Va’ dunque a Roma a studiare dal cugino (che per la notevole differenza di età chiama zio) Giulio de Medici, futuro papa Clemente VII: sarà lui a organizzarle il matrimonio con il futuro Enrico II (allora duca di Orléans e figlio di Francesco I di Francia), per suggellare un’unione strategica: avere un membro della famiglia de’ Medici alla corte di Francia.

Ecco dunque convolare a nozze nel 1533 e arrivare in Francia, dove non gode di grande popolarità. È infatti di rango inferiore rispetto al marito, è straniera e arriva infatti con un nutrito seguito di cuochi, profumieri, e astrologi e domestici, che contribuiscono a introdurre novità a corte. Prima fra tutte, l’abitudine di indossare dei pantaloni di cotone – antenati delle nostre mutande – che le permettevano di andare a cavallo all’amazzone più comodamente (spopoleranno tra le cortigiane dell’epoca). Poi, la rivoluzione a tavola: Caterina presenta alla corte francese la forchetta, da utilizzare per mangiare al posto delle mani, e nuovi piatti tra cui l’antenato del nostro gelato, i famosi macarons, la besciamella (al tempo chiamata salsa colla) e la sua verdura prediletta: il carciofo. Inoltre, portando con sé il fidato Renato Bianco – famoso profumiere fiorentino – Caterina lancia la moda dei profumi tra le personalità di corte. In poco tempo, Bianco – ribattezzato René le Florentin – apre un negozio a Parigi dove si fornisce tutta l’aristocrazia francese e contribuisce alla nascita di tantissime botteghe di novelli profumieri, che inizieranno quella tradizione che nei nostri conventi e nelle corti già avevano fatto dell’estrazione delle essenze una vera e propria arte.

Nonostante, dunque, le ostilità, con il suo carattere determinato e i modi raffinati, Caterina conquista la stima del padre del suo sposo, il re Francesco I e nel 1547 diventa regina, dando alla luce 10 figli. Alla morte del marito, Caterina sarà reggente al posto di uno dei figli e si crea la nomea di donna spietata nel periodo degli scontri tra cattolici e ugonotti. Caterina viene accusata infatti di aver dato l’assenso all’esecuzione del “massacro di San Bartolomeo”, la terribile strage di protestanti giunti a Parigi per le nozze del 24 agosto 1572 tra la figlia Margherita di Valois (di religione cattolica) ed Enrico di Navarra, protestante. Per lunghissimo tempo si è portata avanti la controversia riguardo chi avesse la responsabilità di tale massacro, e per questo dopo la sua morte – avvenuta a Blois nel 1589, a 69 anni – viene ricordata principalmente gli avvenimenti legati alle guerre di religione. Negli ultimi tempi però, si è cercato di rivalutare il suo ruolo politico, mitigandone la leggendaria figura sanguinaria e approfondendo di più gli aspetti del suo governo, oltre alle sue passioni che hanno rivoluzionato le abitudini della corte del tempo, arrivando dritte fino a noi.