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L’Incredibile Storia di Samantha Cristoforetti

Nel novembre del 2014 è partita, a bordo dello Sojuz, per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. La sua avventura di 199 giorni (conclusasi l’11 giugno del 2015) ha reso Samantha Cristoforetti la prima donna italiana ad andare nello spazio e la prima a rimanerci così a lungo per una sola missione. Ingegnera, scienziata e pilota, caratterizzata da un carattere gentile e riservato: Samantha è un’ispirazione. Tanto più che recentemente ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Matterella la bandiera italiana da portare a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss) nella missione in programma per la primavera del 2022. Proprio lei, che sarà la prima donna europea a comandare la Iss, la quarta astronauta donna ad assumere i ruolo di comandante (la prima non americana) e la seconda italiana, dopo Luca Parmitano. E dunque perché non conoscere meglio la sua straordinaria avventura?

Samantha nasce il 26 aprile del 1977 a Milano. Si laurea in ingegneria aerospaziale alla Technische Universität di Monaco di Baviera per poi trascorrere un periodo presso l’Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa. Per scrivere la tesi, invece, vola all’Università di Mosca. Insomma studia, viaggia e impara diverse lingue. Si laurea quindi in scienze aeronautiche nel 2005 presso l’Università Federico II di Napoli e si specializza alla Euro-Nato Joint Jet Pilot Training di Wichita Falls in Texas.

La svolta arriva però nel 2009, quando viene selezionata come astronauta dell’ESA, e quando ottiene la certificazione da ingegnere di volo della navicella spaziale russa Sojuz è pronta per fare la storia. Abbiamo seguito i suoi collegamenti in cui raccontava la vita nello spazio, facendo in modo di avvicinarci questo mondo lontano e complesso e renderlo meno vago e tanto entusiasmante quanto ce lo immaginiamo. Dopo la sua avventura spaziale di 199 giorno, ha fatto la storia ed è diventata Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Nell’attesa della missione successiva, ha continuato con passione la sua attività di divulgatrice scientifica, di scienziata, studiosa, mamma e appassionata di tecnologia e yoga. Ha portato l’infinità dello spazio nel nostro mondo, ha infranto barriere e ampliato l’orizzonte di ciò che una bambina può sognare di diventare. Per tutti questi motivi, possiamo dire che è un’ispirazione e un’ambasciatrice di good vibes. Proprio come piace a noi.