Per alcuni sono un cibo divino, per altri un incubo mortale: i cachi o li ami, o li odi. Conosciuto anche con il nome diòspero, o diòspiro, (dal greco “pane degli déi”) il cachi (che comunemente si chiama anche caco) è un frutto originario dei Paesi orientali, come Cina e Giappone, in cui si coltiva da più di 2000 anni fa. In Europa, invece, giunge soltanto a fine Settecento, come pianta ornamentale, e soltanto adesso si è incrementata la sua produzione. Questo perché, tra le altre cose, quella del cachi è una pianta che regge talmente bene terreni, parassiti e le temperature estreme (sia calde che le fredde) che si candida ad essere una pianta particolarmente capace di far fronte ai cambiamenti climatici.
Proprietà
I cachi rappresentano una ricca fonte di antiossidanti biodisponibili, oltre ad avere buone quantità di vitamina C e del gruppo B, beta-carotene e potassio. Possiedono un alto contenuto di fibre e diversi minerali tra cui calcio, ferro, fosforo, potassio e vitamine del gruppo B. Inoltre non hanno colesterolo né lattosio né glutine, per cui sono ben tollerati da chi ha esigenze particolari nella propria dieta – e contano anche proprietà diuretiche!
Varietà
Di varietà di cachi ne esistono di tante; tra le più note c’è senz’altro il Loto di Romagna, il dolcissimo Vaniglia Napoletano (dall’inconfondibile gusto zuccherino) e il famoso caco mela, dolce come un cachi e croccante come una mela.
Come provarli?
Siete fan dei cachi ma stanche di mangiarli sempre allo stesso modo? Provate in queste altre maniere – perché si, esistono altri modi di consumarli che non siano sgranocchiati o mangiati col cucchiaino: partiamo dai modi più semplici, ovvero utilizzarli nell’impasto del nostro amatissimo ciambellone per la colazione, oppure forse una dolcissima marmellata. Vengono utilizzati spesso anche per la crema di guarnizione di cheesecake…e voi, come li preferite?